Le ideologie fascista e nazista diedero vita, tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, a sistemi politici dove il potere è accentrato in un partito unico o in un gruppo ristretto che deteneva tutti i poteri dello stato e controllava completamente la società civile, attraverso un uso massiccio dei mezzi di repressione contro ogni forma di opposizione e un altrettanto massiccia e capillare propaganda ideologica volta a creare consenso, mediante il controllo dei mezzi di comunicazione.
Netta era la volontà di occupare ogni spazio della vita pubblica e persino della coscienza privata dei singoli.
La dottrina hitleriana esaltava il nazionalismo e la necessità di un’espansione territoriale volta a garantire la conquista del cosiddetto “spazio vitale”, e la superiorità genetica e intellettuale della razza ariana, di cui i tedeschi erano i più puri rappresentanti. Per preservarla, i nazisti hanno compiuto atroci violenze contro gli ebrei, i rom, le persone con disabilità, gli omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e intellettuali non allineati al regime.